Archivio Caveau
28.09.2024
LEILEI WU
“The Hallowed Sender” – Installazione
Pic © F. Villa
Leilei Wu vive e lavora a Milano ed estende la sua pratica artistica attraverso vari media, tra cui oggetti stampati in 3D, installazioni, sperimentazione sull’immagine, web art e ricerca sull’intelligenza artificiale.
Leilei Wu trae ispirazione sia dalle forme organiche che dai materiali sintetici, con l’obiettivo di sviluppare un linguaggio scultoreo ibrido e distintivo.
Il suo lavoro mira a disturbare i piani fisici, sociali, computazionali e metafisici della realtà attraverso un approccio ludico e speculativo, tipico della fantascienza. Il suo lavoro pone domande sulle nuove tecnologie di produzione, riproduzione e distribuzione, con un’attenzione particolare all’esplorazione del rapporto tra arte e tecnologia, ecologia, mitologia e pensiero poetico.
L’installazione “The Hallowed Sender” di Leilei Wu esplora le relazioni tra misticismo, spiritualita, immaginazione tecnologica. Il punto di partenza del progetto è stata la constatazione che le tecnologie contemporanee diventano sempre meno considerate come strumenti e iniziano ad esistere come entità separate e indipendenti dalla volontà umana.
La tendenza a riporre speranza nella tecnologia, ma anche a temerne l’azione, assomiglia al modo in cui gli esseri divini sono trattati in vari sistemi di credenze. L’installazione “The Hallowed Sender” presenta il racconto immersivo di miti auto-replicanti di autonomia: potere, spiritualità e tecnologia.
09.03.2024
SARA SCANDEREBECH
“The Garden of Delights” – Installazione
Pic © F. Villa
Tra le pareti di cemento armato nasce un ambiente immersivo di ricerca e dialogo tra fotografia ed elementi naturali, progettato da Sara Scanderebech in collaborazione con Buono Farm.
Sara Scanderebech si laurea in Arti Visive all’Accademia di Belle Arti di Brera e inizia la sua carriera di fotografa per la Galleria Carla Sozzani.
A partire da una radice collaborativa e multidisciplinare, nel suo lavoro utilizza la fotografia per indagare la realtà e creare nuovi immaginari. Dettagli di piante, animali, oggetti e corpi si trasformano in nuovi simboli contemporanei e metafore di significato che generano una tensione emotiva che spazia dall’attrazione verso il soggetto al respingimento verso la rappresentazione.
I suoi progetti fotografici sono presenti in mostre personali e collettive tra cui nel 2023 al Padiglione Italia per la Biennale Architettura di Venezia, Camera – Centro Italiano per la fotografia a Torino (2023), Spazio Martin, Milano (2022), SomoS Art House, Berlino (2022) e PhotoVogue Festival Milano (2022).
20.01.2024
ANDREA DE LIBERATO
“And I want to say goodbye, but there’s nobody left.” – Installazione