Situazione: Mondo
BUKA
℅ Ristorante Club Egiziano El Tekkìa
Via Fantoli 28/15 – Milano
23:00 – BAKISA
02:30 – ANATOLIAN WEAPONS
05:30 – end
Incursioni locali:
ELMANSORY + LINDA JAEL
Ingresso:
15€ con tè egiziano
Max 250 pp
INGRESSO SOLO PER CHI È IN LISTA FINO AL RAGGIUNGIMENTO DELLA CAPIENZA.
CASH ONLY AT THE DOOR / POS AT THE BAR
Politica d’ingresso:
Buka è una festa, non un locale, e come tutte le feste è anche un ritrovo di amiche, amici e conoscenti. A tutti e tutte diamo il benvenuto: a chi arriva dalle amicizie allargate, a chi pratica il turismo del divertimento, alle persone semplicemente curiose e quelle completamente sconosciute.
Gli spazi che utilizziamo per fare festa peró hanno tutti una capienza limitata, e ballare troppo schiacciati non funziona. Per questo l’organizzazione deve limitare gli ingressi, dando la precedenza a chi entra in Buka molto spesso e alle tipologie umane compatibili con la festa momento per momento.
Tradotto in altre parole:
L’INGRESSO NON E’ GARANTITO.
L’ ORGANIZZAZIONE DECIDE AL MOMENTO CHI PUO’ ENTRARE ALLA FESTA E CHI INVECE DOVRA’ RIPROVARE ALLA PROSSIMA.
Anno: 2022
Club Ibrido e sguardo al sud dell’europa.
Sotto le piramidi di via Fantoli arrivano le armi dall’Anatolia ma sono quelle che servono per fare festa: Anatolian Weapons da Atene e Bakisa, libanese cofondatore del BallroomBlitz di Beirut.
Eroi locali: Mansuri a.k.a. ElMansory alle tastiere e Linda Jael.
Anatolian Weapons (GRE) djset
Angelos Baltas e’ un dj storico di Atene attivo da oltre 25 anni e resident di club fondamentali per la città come il Bios e l’Astron.
Ha prodotto musica con diversi nomi di cui ora ne sopravvivono tre: Fantastikoi Hxoi, Dream Weapons, e l’ultimo arrivato che riassume le anime dei primi due: Anatolian Weapons.
Il primogenito progetto seminale e’ Fantastikoi Hxoi (FH, in greco Suoni Immaginari), un lavoro di re-edit di tracce oscure sconosciute psych e folk, dalla Grecia e dal resto del globo, ricostruite o stravolte con droni e inserti della prima elettronica e del rock cosmich & kraut. Sono re-edit spesso irriconoscibili pensati per la pista da ballo del XXI secolo e non per recuperare la memoria nei ritrovi di nostalgici.
Una musica originalissima e inclassificabile che trova difficilmente un editore, le prime uscite sono mixtape e autoproduzioni vendute online e ai concerti e solo nel 2012 esce un album su Inner Ear. Il progetto rimane nel cuore e nell’ispirazione fondamentale di Angelos che riprende a pubblicare la gran mole di materiale cosi’ prodotto a cavallo degli anni ’00 e ’10; un album, una serie non a caso intitolata “The Infinite Archive” e anche “Progressive folk & psych form the Greece ’69-’85” in tre raccolte.
Con il progetto Dream Weapons propone produzioni altrettanto geniali ma piu’ facilmente classificabili all’interno dei generi House/techno/EBM/acid.
Una linea comune di queste produzioni e’ anche il gusto spiccato verso le strutture progressive di arpeggi comuni tra certa elettronica minimale e la trance.
I due progetti convergono nel 2015 sotto il nome Anatolian Weapons che oggi conosciamo.
Con l’intenzione di mettere insieme quelle due anime dove vivono “le percussioni poliritmiche e i toni lamentosi della musica folk greca”, il sirtaki, il rebetiko, e in generale quelle strutture dei balli popolari mediterranei in 6/8 che sono comuni anche dal sud italia alle foci del Po e ovunque siano passate le dominazioni ortodosse e saracene.
In una prima produzione storica e profetica Anatolian Weapons remixa una traccia con un impianto piu’ squisitamente techno-house e una ritmica percussiva tribale: “Una strana luce dall’Est”
Anatolian conquista la scena pubblicando tra gli altri con Beats In Space, Emotional Response, Dark Entries, Dekmantel, Lurid Music, flirtando con molti nomi gia’ noti al pubblico della Buka: “A strange light form the east” esce con un remix dei Kidhja, partono gli endorsment e le collaborazioni con Vladimir Ivkovic e Lena Willikens, nel 2020 remixa “Mistica” nell’ Ep Ultraterreno di Tagliabue.
Due serie di re-edit “Spiritual Music”, che vanta la “guida spirituale” di Alexis Le Tan, e “The Hyper Glow edit” dove si esprimono tutte le influenze più da pista, trance e ipnotizzanti.
Tutte le diverse componenti della sua creativita’ prolifica, multiforme e comunque organica, escono all’unisono in una costellazione di raccolte, re-edit, mixtape, un album (“The mother of Gods” con il cantautore greco sperimentale Seirios Savvaidis), Ep di chill-out, e soprattuto in dj-set “goa” con un archivio infinito di balli progressivi con cui fara’ sudare la Buka e le piramidi del Tekkia.
Bakisa (LBN) dj set
Dal Libano, Moe Couchair penetra rapidamente nel cuore dalla cultura da ballo nel 2018, quando con Joe Mourani diventa co-fondatore e direttore musicale del Balroom Blitz, un club che può accogliere mille persone tra aperto e coperto in tre differenti sale, e che in breve tempo rivifica la cultura della festa elettronica a Beirut riportandola al centro della scena mediorientale e internazionale.
Non è solo una coincidenza significativa il nome The Ballrooom Blitz, che è il nome di una famosa traccia glam del ’73 (remixata in mille salse elettroniche), che spopolava in medioriente prima dell’occupazione delle alture del Golan e della guerra civile, quando ancora a Beirut giravano molte più minigonne che non a Palermo.
Dal 2019 Moe si è trasferito a Milano, qui ha cambiato nome d’arte e stile, da Jack the Fish che riportava in Beirut l’elettronica più diffusa a livello internazionale, passa al nuovo Bakisa (nome di battesimo della nonna libanese) con un nuovo spirito più aperto, curioso di esplorare uno spettro più ampio di suoni.
Bakisa in apertura di serata, ci accompagnerà dalle sonorità folk dal medio oriente alle sue recenti esplorazioni radiofoniche fino alla sua selezione da pista che lo ha portato nei club europei e al Garbicz festival.
https://soundcloud.com/bakisa/sets/garbicz