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C.G.D. Antisocial

2012

L'edificio di una ex-etichetta discografica (C.G.D.) in disuso da anni e ancora arredato come fosse infestato dal fantasma del vecchio conte dell'editoria musicale; riutilizzo legale e licenziato per incontri riservati. L'ingresso è solo su invito SMS. Chi vuole partecipare scrive “Antisocial” al 340 5004420.

Un reame fatiscente con due sale, in bilico tra l’antico sfarzo e la decadenza di oggi. La prima, un teatrino circolare con velluto rosso che era sala delle audizioni, insonorizzata e con   un’acustica perfetta, dove risuonano le ultime tendenze europee dell'elettronica da ballo. 
La seconda, un ufficio moquettato che sembra una loggia di surrealisti, con dettagli barocchi e  LaserDisc alle pareti, per la musica più orecchiabile e sensuale. Il dj ti volta le spalle su una scrivania con about-jour. 
Niente social network, niente dj superstar dello show business, niente brand, niente club, niente loft. 
Do it yourself underground 2012: oltre il confine che divide occupazione da pubblico spettacolo, oltre la divisione rave / club.
Un’emblema dello sfacelo dell'industria discografica, che dà nuovamente voce alla musica e alle forme del fruirne adesso, al riuso contemporaneo e ai giovani dei sotterranei della scena italiana ed internazionale.

E' la riappropriazione di un edificio simbolo della storia della musica in Italia, sede della Compagnia Generale del Disco (C.G.D.) e delle Messaggerie Musicali dal 1973 al 1989: un riuso dai connotati culturali e ambientali, non soltanto in senso 'eco'.