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30 Aprile 2022

Fuoriorario Diurno

Fabrizio Mammarella, Tamburi Neri, Prince Healer

Situazione: Fuoriorario Diurno


BUKA
℅ Oasi Lago dei Cigni / Cascina Guascona
via Guascona 60 – Milano


15:00 – PRINCE HEALER
17:00 – TAMBURI NERI
21:00 – FABRIZIO MAMMARELLA
00:00 – end


Ingresso con tessera Assolaghi 2022
valida un anno solare e in tutti i circoli (10€)

NON E’ POSSIBILE RICHIEDERE O PAGARE LA TESSERA IN LOCO.

Richiedila e pagala in anticipo entro 48h prima dell’evento qui
Una volta pagata si ritira direttamente in loco con documento d’identità.
(non preoccuparti se non ricevi email di conferma è sufficiente il pagamento).


Ingresso:

5€ fino alle 16:00

dopo
10€ Ridotto x Buka Club Members fino alle 17:00
15€ intero


Parcheggio esterno gratuito fino ad esaurimento. Parcheggio interno 3€
Se devi venire in macchina, organizzati e condividi i posti.


AL RAGGIUNGIMENTO DELLA CAPIENZA MASSIMA DEL CIRCOLO (O DEL PARCHEGGIO)  SARÀ BLOCCATO L’ACCESSO ALLA FESTA.


Anno: 2022

Finalmente, la prima festa alla luce del sole, in tutti i sensi.

Dopo una serie di ritrovi in passaparola e con capienza limitata, possiamo trovarci per il primo open air diurno ai bordi di un laghetto ai confini di Milano. 

Periferia ovest della città a fianco della Cascina Guascona, all’Oasi del Lago di cigni: un ristorante, circolo di pesca sportiva e wakeboard, con griglie e aree pic nic, oche, trote, e una fauna locale appassionata del giuoco delle carte.

Gestita da un veterano delle feste anni 90’, qui troviamo la libertà per montare un Soundsystem da 17K.

Apre le danze dopo pranzo Prince Healer da Bergamo con un selezione roots & dub, nel pomeriggio i Tamburi Neri accendono gli incensi e infiammano gli spiriti, e poi Fabrizio Mammarella di rientro da Berlino ci accompagna dal tramonto fino alla mezzanotte.

Al laghetto trovi da mangiare tutto il giorno;  piatti vegetariani-e-non di Oscar e Gelatuzzi™ artigianali.


Ai controlli del soundsystem:

Tamburi Neri (ITA) dj set

Claudio Brioski e Andrea Barbieri, si incontrano dieci anni fa al Kundaluna, un bar/club nella val di Mello, un incrocio astrale che riesce a unire l’esperienza da dj e produttore di Claudio con la teatralità e i testi di Andrea.

 

Prende forma un suono elegante ed estatico ma all’occorrenza anche ruvido e da ballo che mescola sonorità lente, ipnotiche, strumenti dal mondo con il cantato italiano.

Si sente la loro vicinanza con il mondo club, quando portano in giro l’Odissea del Ritmo per dj set estesi solo in vinile, e nelle collaborazioni con Marcell Dettmann che ha remixato la loro ultima uscita per Danza Tribale.

Ma si riconosce anche l’anima più di ascolto, nelle uscite più intime e poetiche  come nelle tracce Urlo o Le porte D’incanto.

 

Un progetto dalle molteplici sfaccettature che trova forme anche più sperimentali come nella sonorizzazione del documentario Calumer, dove le riprese dei picchi della Grigna si trasformano i loro suoni in paesaggi lunari.

 

In bilico tra quello che può rientrare in club o starne fuori sono, trovano la loro situazione ideale per farci ballare di pomeriggio a bordo lago.


Fabrizio Mammarella (ITA) dj set

Resident Advisor lo descrive così: “Portabandiera del nuovo sound italiano proiettato nel prossimo millennio – conserva le migliore idee dell’ultimo, aggiungendo  nuovi colori e ombre a un quadro già definito […]”. Dall’estero appare così il filo comune che lega la prima elettronica italiana da ballo degli anni ’70-’80, da Moroder a Robotnik, attraverso i club della riviera romagnola anni ’90, fino alla nuova era presente di cui Fabrizio Mammarella è uno dei protagonisti.

 

Produttore-dj e capo dell’etichetta discografica Slowmotion Records, etichetta nata nel 2009, focalizzata su artisti italiani e sulla tradizionale affinità del nostro paese con l’elettronica più scapigliata, cresciuta rapidamente di notorietà internazionale, tanto che nel 2019 risulta una delle etichette italiane attualmente più affermate all’estero.

 

Gli stranieri chiamano la musica della Slowmotion semplicemente ‘Italian Nu-Disco’, ma per noi che siamo nella Buka e osserviamo il fenomeno dall’Italia e da un prospettiva molto vicino a quella di Fabrizio Mammarella, risuona più forte la radice comune nel termine Slowmotion, termine coniato da Marco Dionigi negli anni ’90, per indicare il ballo elettronico a battuta lenta che accomunava due tendenze storiche italiane, la musica Cosmic degli anni ’80 e le sperimentazioni dello stesso Dionigi.

E nei dj-set come nelle produzioni e nell’editoria di Mammarella si possono sentire le radici Italo, tanto quanto quelle più sperimentali, proto-house, psichedelia, dub ed electro.

 

Nel 2019 lo abbiamo sentito aprire l’Aperiafter accompagnandoci dall’ambient fino ad accendere la pista, qui lo ascoltiamo dal calare del sole per ballare la sua selezione più agitata e notturna.


Prince Healer (ITA) dj set

A.k.a Cesare, che onora la cultura Jamaicana dei soundsystem in terra Bergamasca. 

Da anni porta i suoi set e il suo sound a fianco dei migliori artisti della scena devota al battito in levare.

Ci vediamo alle 15:00 con i suoi dischi “easy Skankin”, la sua selezione parte dal roots reggae anni 70’ fino agli stepper digitali per darci il benvenuto a bordo lago.