Dal 2016 una nuova situazione di festa, open air, come sempre fuoriluogo, e questa volta anche Fuoriorario, come si diceva (e si faceva) tanti anni fa anche in Italia, prima del proibizionismo Giovanardi del '96.
L’ispirazione è quindi rivolta a quei luoghi e ai quei periodo in cui il clubbing ha goduto della totale libertà di orari, che ha portato ad avere elettronica a tutte le ore, e a i fan di quegli ambienti a preferire il ballo Diurno a quello Notturno.
In questo scenario è maturato un iniziale sodalizio con gli artisti abituati a lunghi set e sessioni nei giardini dei club nordici, e ad artisti nomadi tra quei festival del globo che anche oggi possono estendersi ininterramente giorno e notte.
Set lunghi e suoni morbidi, felpati ed inpotici, con attenzione ai contenuti melodici e musicali più luminosi.
La Situazione di Fuoriorario Diurno della Buka ha trovato casa ad esempio nella Cascine Autogestita Torchiera, in quella Sant’Ambrogio gestita dall’Associazione Cascinet’ e alla Villa Bombelli di Lambrate.